sabato 30 gennaio 2010

Poesia di mio figlio - La Primavera

Dolce Primavera che solletichi la mia mente
quando arrivi e il cielo schiarisce,
gli uccelli cinguettano come un canto
che avverte del tuo arrivo,
gli alberi fioriscono e i petali
trascinati dal vento
passano sopra di me,
allora guardo in alto
e vedo tra quei petali delle porte
che si spalancano per farti entrare.

venerdì 29 gennaio 2010

SHOAH

Devo solo arrivare a sera
nelle larghezze orfane di profondità
di questo inferno senza prospettiva,
devo solo arrivare a sera.

Devo solo arrivare a sera
nella logica slegata da sintassi
di questo discorso spoglio di parole,
devo solo arrivare a sera.

Devo solo arrivare a sera
nella ragione folle priva di domande
di questa equazione sprovvista di uguale,
devo solo arrivare a sera.

Devo solo arrivare a sera
nella teoria senz'altre ipotesi
di questa legge fuor di parlamento,
devo solo arrivare a sera.

martedì 26 gennaio 2010

UN MOMENTO

Mi riapproprio del mio sguardo di bambina
e rivedo le stesse case di allora
illuminate dall'alone del futuro
e mi viene quasi da credere
che si può,
fissare un momento per sempre.

lunedì 25 gennaio 2010

LA DIFFICILE ARTE DELLA SEDUZIONE

Semino frazioni di sguardi
con circospetto intento femmineo,
ami mossi men che di misura
ad assicurar dignitosa fuga
al fallibile provocar la seduzione.

E fallisce.

lunedì 18 gennaio 2010

CAMBIO CASA

Irrecuperabili frammenti
nel guscio presto vacuo,
irreversibili tracce di me
sotto pelle di calce occultatrice,
impotenti testimonianze
di quotidiane battaglie all'impercettibile.

Disincantato sguardo oramai
rivela la dozzinalità di momenti
un tempo apparsi meritori di cornice,
crudelmente spogli ora dell' illusione
restan soltanto disarmati riflessi
di sfocati sorrisi da imballare.

Ordinarie memorie sanguinano
allo scricchiolio consunto
del serrarsi dell'ultimo portone,
di giorni ermetico archivio
incurante del mio non aver ancora concluso
i progetti fatti con sincera intenzione.

Volto le spalle con rabbia feroce
per ciò che dietro lascio
e davanti più non ho;
ma non sciupo parola d'addio
per vano orgoglio senza resa
al congedo non ancora definitivo.

domenica 17 gennaio 2010

VERSO SERA

Dietro l'angolo dello stomaco
scende, verso sera,
un silenzio solenne di incenso.

Nella cattedrale delle mie stanze,
al flebile lume delle candele,
pellegrinano verso l'altare i sensi:
sollevato respiro scioglie i nodi,
disvela misteri anzitempo impenetrabili,
e affreschi d'antro buio trapelano.

Economie di emozioni risalgono,
ora libere, la fune dei ricordi
e tacciono parole improprie
nel sacro luogo, ove solo disteso sorriso
può significare.

Al fuoco fatuo della mia esistenza
sacrifico le di ieri ansie,
e dell'ormai leggera nuda terra
faccio soffice culla di rotolata pietra.

sabato 16 gennaio 2010