sabato 31 dicembre 2011

NON HO TEMPO

Non ho tempo
per l'inutile, il banale,
il meno che perfetto.
Non ho tempo da perdere
nè voglia di perder tempo,
va tutto bene così
il mio circo,
in compiuto equilibrio,
l'arte del controllo.
Non ha tempo l'orgoglio
ferito e rafforzato,
il volere si contrae
per sua stessa gravità,
relativa.
Non ho tempo
per il possibile,
solo l'impossibile
merita il mio tempo.

giovedì 15 dicembre 2011

...

Tu passi come il vento,
spalanchi le mie porte
noncurante dell'interno
e le lasci sole a sbattere
come un grido, o un lamento
per ciò che fuoriuscendo
per sempre andrà perduto.

giovedì 1 dicembre 2011

...

Che senso ha
lasciare che il vento consumi la mia sabbia
cambiandomi le sembianze,
divorando le carni intorno all'occhio,
rendendomi scheletro,
reperto di me stessa
nel deserto post-umano?

giovedì 21 luglio 2011

QUEL SILENZIO

Voglio perdermi invisibile, e sordamente
in larghe strade notturne, convesse,
artificiali di luce e ronzii di insegne,
una soluzione alcalina in molecole d'aria estiva
che insipida muore sulla lingua dei giorni
in un paese straniero a cui la mia anima è sconosciuta.

Voglio morire e rinascere della tua solitudine
su un asfalto bagnato, cocciutamente grigio,
prestare lo sguardo ostinato e girando le spalle
fingere di dimenticarlo per restarne senza,
quel senza infinito che ti deriva
come un silenzio di ritorno dalla tua marea.

E nel grandangolare spazio dell'orizzonte
vedere filtrare una luce tiepida e cauta in cui
tu, eccezione di ogni mia regola, sarai
la prova che non torna di un sentimento che precipita
e che senza un motivo si schianta, denso
di un non ti amo e basta.

sabato 21 maggio 2011

DISINCANTO

C'è sempre un altrove di cui sentirsi orfani
negli anfratti amari dell' immaginazione,
una futile tensione all'eterno
che non inganna i sepolcri scoperchiati
esposti al gelo del sempre minor futuro;

serve volontà a coglier l'ironia nel potenziale
e tenerezza per l'incolpevole illusione,
un distacco lento dall'inesaudibile promessa,
che attutisca al paziente cuore il disincanto.

Mi lascio esistere nell'equilibrio che mi supera
e nell' ombra di me stessa evoco l'assenza nostalgica
dell'irraggiungibile meta come effettiva essenza
dell'infinito.

sabato 7 maggio 2011

RESTO

Lo spessore dei giorni aumenta in prospettiva,
come s'infittisce d'estate il grano maturo
celando il rigolo avvelenato
reso innocuo dal tempo
che abitua il passo a oltrepassarlo.

Resto, come la rugiada
si fissa all'erba bruna del mattino,
col mio respiro e la mia sete, resto,
nell'ombra che scende sulla terra sudata
ove dimora il mio miracolo in questa vita.

Gli affido lo sguardo e accetto l'accordo tacito
che rivela l'enigma all'ultimo passo muto,
voltando le spalle a un'ostinata alba che presumo
e che risolvo in un sorriso.

sabato 2 aprile 2011

...

Lascia che la sabbia sedimenti sul fondo
incerto e l'acqua recuperi trasparenza
e calma, lascia che il respiro dimentichi
il principio e si fonda con le chiome scure,
lassù dove tutto è evidente come frutta
matura, e il velluto dei sogni scalda le mani
e i piedi del più gelido ricordo.
Lascia, ti prego, che la ragione degli ultimi
attimi di follia si sprechi nel vento intiepidito
del mio autunno, sì che non dolga più pensare
che in un altro luogo e in un tempo altro
sarebbe stata possibile - la vita.

mercoledì 30 marzo 2011

...

E allora vedi, vuoti e pieni si amalgamano
indissolubili nell'entroterra del nostro
essere, ove evolvono colori a testimonianza
di luce, lanterne accese leniscono rumori e
non ascoltare equivale a scorrere
sull'inquietudine muta che mi si addice.

A ben pensare, allora, siamo già stati
su queste pianure azzurre e se avessimo
coraggio ne troveremmo lo specchio
nelle parole non dette al silenzio,
quel giorno che avremmo potuto,
ma preferimmo seguire il vento
nel suo soffio contrario.

mercoledì 23 marzo 2011

SOLE NUOVO

Voglio gioire di danza e di luce
in questo risveglio di sole,
fuori dalle porte schiuse
dove si riflettono profumi succosi
accanto alle foglie degli uccelli
che cingono l'azzurro rotondo, gonfio
a goccie, a bolle che prestano respiri,
vibranti di suoni che sfiorano corde,
come quell'idea sinfonica di verde
e la corsa che la insegue
sudando l'emozione del possibile.

La voglio ingoiare quest'aria viva
e sporcarmene le labbra,
rincorrere acque come farfalle
fra morbide onde di colline vergini,
assorbire il verde dalle palme aperte
dimenticando quell'abitudine a non capire
e ridendo l'attimo preciso, eterno
chiaro di ogni nuova ragione,
voglio tuffarmi nel fresco di questa follia
perchè è primavera ed è giusto fiorire.

domenica 20 marzo 2011

IL TUO RICORDO

Torni a me sul dorso di un odore
che è carezza
nella penombra della buonanotte,
e il corpo intero lo indossa, come un guanto
ci immerge il respiro,
sorregge le fondamenta del mio spirito,
e rivedo i tuoi larghi passi
sotto il portico antico che incornicia
il tuo sguardo severo,
e sorrido delle mie manine nelle tue grandi
lisce e forti di cui ero orgogliosa,
e mi accorgo che lì è ora la tua vita,
in quel ricordo bianco
che ti torna a me.

sabato 19 marzo 2011

RESTAMI PARALLELO

Geometrie ateoriche, destinazioni a caso
-è andata bene, a piedi ma con le scarpe-
la quadratura del cerchio, più o meno,
come quella volta che.

circonferenze immaginate e perse
per ricominciare, solo un vertice più avanti,
generazioni di linee muoiono -curve, spezzate, aperte-
contro un reale distratto e autoreferenziale.

e tu a quell' angolo, il grado, la latitudine, l'attimo
-quello che vale una vita-
ma non ho potuto, non c'era spazio
per l'intersecazione
e per puro caso il mio piano non fù il tuo.

allora restami parallelo,
orizzonte di lato
ch'io possa almeno intuirti con la coda dell'occhio,
fino alla risoluzione.

venerdì 18 marzo 2011

...

Divoro parole dagli occhi, bramo conferme,
e rimando a un miglior tempo la rivelazione
che già comprendo nell'ansa delle paure
dove sta costruendo casa la notte.

Ho pronte le pesanti valigie dell'anima
che riciclo ad ogni respiro e depongo
tra pagine consunte di un testamento di sogni
che son la mia vita rada come un'attesa.

Rido lacrime d' impotenza che trema
e schiudo la bestemmia echeggiante
all'imbrunire dell'ultimo monte,
dove la pace dimora autosufficiente
e di me inconsapevole.

domenica 6 marzo 2011

...

Manca il sole alle parole scavate nelle ossa.
Sono un cane senza coda
che si chiude nel silenzio attonito dell'idiota,
sento solo il dolore dello stomaco
le grida delle meningi
la saliva di chi ha fame
e resta immobile
come ali senza vento e senza colpa.
E' attesa di ciò che non accade
vivere la morte;
mi troverà già morta quando arriverà.

sabato 22 gennaio 2011

VIVENDO

Mi sono rarefatta vivendo,
su distese di vento e di canto
arrendevole mi dissolvo,
respiro appena in chiuse poetiche come
spifferi di persiane sopite,
sussurro al mare carezze come
planate sospese in attesa, e
sfumatamente mi espando,
avvolgendo il cielo in coperte eterne come
mani giunte, e lascio che con la seta del tempo
ricami il piede sulla terra
il suo destino.

venerdì 21 gennaio 2011

SI E' FATTO TARDI

Quando si è fatto tardi,
il tempo (assai maggiore) dell'assenza
grava sulle ali di chi spera
che l'esiguo spazio che gli resta
possa riscattare una vita intera.

Fermo restando il valore simbolico del sentimento,
scema le acque il vero del quotidiano,
e il non poter più investire con pari impegno
non so se sia timore
o solo buon senso.

giovedì 20 gennaio 2011

LA PAURA DEGLI ANGELI

Sai di sale posato dal vento
su labbra di ricordi futuri,
velo di luce semplice il tuo sorriso,
pace di brina il tuo silenzio,
nel tepore dei tuoi sguardi che
come alito d'ali sulle mie spalle nude
si posano.

Leggeri di speranza
i miei piedi scalzi corrono incontro
a braccia in cui confido come erba selvatica,
e voglia Dio io possa arrendermi senza paura
all'evidenza degli angeli.

sabato 1 gennaio 2011

IL FARO

Ruggendo
schiaffeggia l'onda il vento - innalzandola;
emerge dagli abissi la mia tempesta
in un turbinio di grigi e neri che mi attraversa,
e la furia indomita dell'anima mia
sento in me chiamare,
oltre il tempo delle nubi e dei tormenti,
la quiete
del faro tuo.