Mi sono rarefatta vivendo,
su distese di vento e di canto
arrendevole mi dissolvo,
respiro appena in chiuse poetiche come
spifferi di persiane sopite,
sussurro al mare carezze come
planate sospese in attesa, e
sfumatamente mi espando,
avvolgendo il cielo in coperte eterne come
mani giunte, e lascio che con la seta del tempo
ricami il piede sulla terra
il suo destino.
sabato 22 gennaio 2011
venerdì 21 gennaio 2011
SI E' FATTO TARDI
Quando si è fatto tardi,
il tempo (assai maggiore) dell'assenza
grava sulle ali di chi spera
che l'esiguo spazio che gli resta
possa riscattare una vita intera.
Fermo restando il valore simbolico del sentimento,
scema le acque il vero del quotidiano,
e il non poter più investire con pari impegno
non so se sia timore
o solo buon senso.
il tempo (assai maggiore) dell'assenza
grava sulle ali di chi spera
che l'esiguo spazio che gli resta
possa riscattare una vita intera.
Fermo restando il valore simbolico del sentimento,
scema le acque il vero del quotidiano,
e il non poter più investire con pari impegno
non so se sia timore
o solo buon senso.
giovedì 20 gennaio 2011
LA PAURA DEGLI ANGELI
Sai di sale posato dal vento
su labbra di ricordi futuri,
velo di luce semplice il tuo sorriso,
pace di brina il tuo silenzio,
nel tepore dei tuoi sguardi che
come alito d'ali sulle mie spalle nude
si posano.
Leggeri di speranza
i miei piedi scalzi corrono incontro
a braccia in cui confido come erba selvatica,
e voglia Dio io possa arrendermi senza paura
all'evidenza degli angeli.
su labbra di ricordi futuri,
velo di luce semplice il tuo sorriso,
pace di brina il tuo silenzio,
nel tepore dei tuoi sguardi che
come alito d'ali sulle mie spalle nude
si posano.
Leggeri di speranza
i miei piedi scalzi corrono incontro
a braccia in cui confido come erba selvatica,
e voglia Dio io possa arrendermi senza paura
all'evidenza degli angeli.
sabato 1 gennaio 2011
IL FARO
Ruggendo
schiaffeggia l'onda il vento - innalzandola;
emerge dagli abissi la mia tempesta
in un turbinio di grigi e neri che mi attraversa,
e la furia indomita dell'anima mia
sento in me chiamare,
oltre il tempo delle nubi e dei tormenti,
la quiete
del faro tuo.
schiaffeggia l'onda il vento - innalzandola;
emerge dagli abissi la mia tempesta
in un turbinio di grigi e neri che mi attraversa,
e la furia indomita dell'anima mia
sento in me chiamare,
oltre il tempo delle nubi e dei tormenti,
la quiete
del faro tuo.
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